IL MONDIALE CLUB DA NATANTE 2011 PARLA TUTTO ITALIANO
Dal sito nazionale della F.I.P.S.A.S.
N.B. a fine articolo è presente una mini galleria fotografica pubblicata per gentile concessione di Luciano Benassi della Lenza Emiliana
La LENZA EMILIANA TUBERTINI si laurea per la seconda volta Campione del Mondo per Club categoria CANNA DA NATANTE.
Il Campionato Mondiale 2011 si e' svolto nello specchio di mare antistante la località di Martigues nel sud della Francia la scorsa settimana.
I nostri atleti si sono classificati al primo posto in tutte e tre le manche di giornata, totalizzando in quattro pescatori 12 primi di barca.
Per la Società LENZA EMILIANA TUBERTINI un ennesimo successo di club che gli vale il quinto titolo mondiale: infatti nella sua prestigiosa bacheca societaria ha collezionato finora tre titoli sportivi nel settore delle acque interne e due in quello delle gare agonistiche in mare.
Ma la gara ha riservato anche altri allori per l'Italia. Infatti, al secondo e terzo gradino del podio si sono classificate due altre squadre di club italiane: l'ASSONAUTICA ARTICO ANCONA con 9 punti e la LEGA NAVALE GENOVA con 10 punti.
Tredici i Team partecipanti e provenienti da mezzo mondo.
La pesca è stata caratterizzata da un clima abbastanza caldo, il pescato abbondante, circa 3 kg. la media di pescato per ogni concorrente. I pesci sono stati prevalentemente Donzelle e Boghe di taglia media.
Il risultato finale ottenuto dall'Italia ci denota che non c'è stata storia in quanto a bravura agonistica tra le nostre rappresentative e le altre nazioni.
CLASSIFICA
Galleria fotografica da 8 foto pubblicata per gentile concessione di Luciano Benassi della Lenza Emilina Tubertini
Articolo di Stefano Nicola Sapia (G.P.O. IMOLESE TUBERTINI)
CIAO A TUTTI ,
QUESTO NON E' IL RACCONTO DI UNA VERA E PROPRIA GARA MA E IL RACCONTO DI UNA PIACEVOLE USCITA CON IL MAESTRO MELANDRI, MA QUANDO INDOSSI LE MAGLIE DEL GPO NON PUOI NON ENTRARE NELL'OTTICA DELLA COMPETIZIONE !!!
COME DA PROGRAMMA APPUNTAMENTO ALLE ORE 16 AL PORTO TURISTICO DI FANO DOVE LA MOTONAVE FLIPPER ERA PRONTA AD IMBARCARE I CIRCA 20 PESCATORI. PUNTUALI COME OROLOGI SVIZZERI ARRIVIAMO SUL POSTO , IMBARCHIAMO L'ATTREZZATURA , E SIAMO PRONTI A PARTIRE .LA META DELLA NOSTRA PESCATA SONO LE SPLENDIDE BARBARE COMPLESSO DI PIATTAFORME A LARGO DI ANCONA , ALL'INCIRCA TRE ORE DI NAVIGAZIONE .
DURANTE IL TRAGITTO NON SI STA CERTO CON LE MANI IN MANO A GUARDARE IL PANORAMA O A RESPIRARE IODIO , MA TUTTE LE ATTENZIONI SONO RIVOLTE ALLA PREPARAZIONE DELLE LENZE. QUANDO AFFRONTI UNO SPOT COME LE BARBARE DEVI ESSERE PRONTO A QUALSIASI TIPO DI PESCA , DAL VERTICAL JIG , ALLA PESCA A MEZZ'ACQUA AL BOLENTINO DI PROFONDITA' , NEI PERIODI ESTIVI SI POSSONO TROVARE TUTTE LE SPECIE DI PESCE , PALAMITI , SGOMBRI , OCCHIATE , TANUTE , SCORFANI , GRONGHI, RICCIOLE .
DURANTE LA NAVIGAZIONE ANCHE IL PALATO VUOLE LA SUA PARTE , E DA BUON CONDOTTIERO IL CAPITANO DELLA BARCA SFETTA PROSCIUTTO E SALAME PER TUTTI , PANE FRESCO E BIRRA A VOLONTA !!!
ORAMAI MANCA POCO , IN LONTANAZA COMINCIA A PRENDERE FORMA UNA VERA E PROPRIA CITTA' GALLEGGIANTE , CI SIAMO SONO LE BARBARE !!!
TUTTI I PESCATORI SONO ANSIOSI DI CALARE LE LENZE , LA PRUA E DEDICATA PRINCIPALMENTE A CHI PREFERISCE PESCARE SARAGHI , OCCHIATE , TANUTE , CON LENZE LEGGERE PASTURATORI E BIGATTINO PER STANARE I PESCI DALLA PIATTAFORMA , LA POPPA INVECE E DEDICATA A CHI PREFERISCE LE PALAMITE GLI SGOMBRI , I LOCARDI , E I SUARI , PESCANDO A VERTICAL O LASCIANDO LA SARDA IN CORRENTE .
IO E IL MIO COMPAGNO , DECIDIAMO DI METTERCI A LATO , UN PO' PERCHE DI PESCARE CON BIGATTINI ANCHE IN MARE NON NE AVEVAMO VOGLIA (TUTTO L'ANNO A ROUBASIENNE... ) UN PO' PERCHE A POPPA LA RESSA PER LE PALAMITI NON CI PIACEVA.
DECIDIAMO PER IL BOLENTINO DI PROFONDITA !!
VI ASSICURO CHE QUANDO TI TROVI IN UN POSTO DOVE CI SONO 100 MT DIPROFONDITA LA CURIOSITA DI VEDERE COSA RAZZOLA NEL FONDO E IMPRESSIONANATE !!!!
E COSI PARTIAMO, LA CORRENTE NON E MOLTO FORTE PER CUI CON 100 GRAMMI STAI MOLTO BENE IN PESCA , E LE LENZE CADONO PERFETTAMENTE PERPENDICOLARI ALLA BARCA .
GIANNI DECIDE DI PARTIRE CON UN ATTACCO A 3 BRACCIOLI , INNESCANDO MAZZANCOLLA E STRISCIOLINA DI CALAMARO , IO OPTO PER UNA SCELTA PIU AZZARDATA , LENZA DIRETTA SU TRAVE DELLO 0,40 FLUOROCARBON CON ATTACCO A TRE AMI E COME PIOMBO UN JIG DA 150 GRAMMI , L'ESCA UN CALAMARO INTERO E 2 SARDE ARROTOLATE CON IL FILO ELASTICO ( SOLO L'ESCA PESAVA UN KG !!)
LA CANNA DI GIANNI NON ESITA A PARTIRE E DA BUON PESCATORE QUALE E' SALPA A BORDO UNO DIETRO L'ALTRO SCORFANETTI DA 200 / 300 GRAMMI E QUALCHE BEL PAGELLO FRAGOLINO.
SIA A POPPA CHE A PRUA LE COSE NON VANNO MOLTO BENE , LE OCCHIATE TENTENNANO E DELLE PALAMITI NEANCHE L'OMBRA .
LA MIA CANNA E' ANCORA IMMOBILE ....
GIANNI CONTINUA CON BUON RITMO LE CATTURE ANCHE SE NON SI TRATTA DI PESCI ENORMI MA COMUNQUE DIVERTENTI E SOPRATTUTTO GUSTOSI NEL BRODETTO.
DOPO CIRCA UNA MEZZ'ORA ANCHE IL MIO VETTINO COMINCIA A DARE QUALCHE SCROLLATA , E QUANDO NELL'AMO HAI UN ESCA DI QUEL GENERE COMINCIANO A TREMARTI LE GAMBE.
LE TOCCHE PERSISTONO, MA DEVO STARE CALMO DEVE MANGIARE BENE NON POSSO PERMETTERMI DI SBAGLIARE , DOPO QUALCHE SECONDO LA CANNA SI PIEGA IN MANIERA ENERGICA COSI DECIDO LO STRIKE !!!
APPENA FERRATO HO AVUTO LA SENZAZIONE DI AVERE AGGANCIATO LA PIATTAFORMA , MA POI COMINCIA LA LOTTA , DOPO CIRCA 20 MINUTI RIESCIO A PORTARE A GUADINO UN GRONGO DI CIRCA 7 KG !!!! CHE VI ASSICURO PORTARLO SU DA 100 MT E UNA BELLA FATICATA !!!! COMUNQUE NON ERA LA PREDA CHE SPERAVO !!
RIPROPONGO LA STESSA ESCA NELLA SPERANZA DI TROVARE UN ALTRO GROSSO PESCE
LE MANGIATE SI SUSSEGUONO UNA DIETRO LALTRA , UNA FAMIGLIA DI GRONGHI ERA VENUTA A BANCHETTARE PRORIO LI SOTTO , DOPO AVERNE ROTTI ALCUNI ENORMI ERO ORMAI RASSEGNATO CHE LI SOTTO OLTRE A QUEI BESTIONI NON AVREBBE GIRATO ALTRO PESCE .
MA NON MOLLO , E MENTRE IL MIO SOCIO GIANNI SALPA UNA MURENA DI CIRCA 2 KG (ROBA DA MATTI!!!) , DECIDO DI RIPROPORRE L'ESCA , TOGLIENDO LE SARDE E LEGANDO AL CALAMARO UNA MAZZANCOLLA INTERA .
DOPO CIRCA 10 MINUTI UN ALTRO STRIKE !!! QUESTA VOLTA PERO' SENTO CHE IL MODO DI TIRARE E' COMPLETAMENTE DIVERSO PICCOLE PUNTATE LENTE MA DECISE , FORSE NON E UN GRONGO ...
HO RECUPERATO TUTTO IL TRECCIATO SONO ARRIVATO ALLO SHOCK LEADER , ORMAI MANCANO UNA QUINDICINA DI METRI , L'ACQUA COMINCIA A COLORARSI DI ROSSO E IO COMINCIO A SUDARE .
MAMMA MIA CHE SCORFANO! GRIDA QUELLO DI FIANCO A ME ! SI ERA LUI SONO RIUSCITO A STANARLO !!! MA MANCANO ANCORA POCHI MT DEVO STARE CONCENTRATO PERCHE CON 2 SCODATE SI POTREBBE LIBERARE .
E' FATTA ED E' A GUADINO, E ALL'INCIRCA 2 KG !!
PER QUALCHE MINUTO LA BARCA E RIMASTA IN SILENZIO , E TUTTI S'AVVICINAVANO PER VEDERE QUELLO SPETTACOLO DELLA NATURA .
OVVIAMENTE DOPO QUELLA CATTURA TUTTI HANNO CAMBIATO MODO DI PESCARE , ANCHE IO HO RIPROVATO , MA SAPEVO CHE DI ANIMALI DEL GENERE TE NE CAPITANO UNO O DUE AL MASSIMO E IL RE ROSSO NON SAREBBE PIU USCITO DALLA TANA , E COSI E' STATO .
LA SERATA SCORRE VIA LISCIA , NEL FRATTEMPO AVEVO DECISO DI MONTARE LA LENZA DI GIANNI , E COSI ANDIAMO AVANTI CON LE CATTURE DI PICCOLI SCORFANI E AL CALARE DELLA NOTTE QUALCHE MERLUZZETTO DI BUONA TAGLIA
INTANTO , GIUNGE VOCE CHE A PRUA HANNO FATTO 2 BELLE CATTURE , SI TRATTA DI 2 BELLE MUSDEE (MOSTELLA) DI CIRCA 3 KG , PRESE DAL MAESTRO MELANDRI E DAL MIO AMICO STEFANO SABATANI, GROSSO ESPERTO DI PESCA DALLA BARCA .
SONO LE 2 DI NOTTE , E DALLA CUCINA ARRIVA L'ODORE INCONFONDIBILE DI SALSICCE ALLA GRIGLIA !!! E ORA DI RIEMPIRE LO STOMACO !!
INTORNO ALLE 3 DI NOTTE COMINCIAMO A PREPARARCI PER IL RITORNO , ORMAI IL DADO E TRATTO .
IL RITROVO E A POPPA DOVE MUNITI DI FORBICI COMINCIAMO A PULIRE IL PESCATO , LA RESSA PER AMMIRARE LO SCORFANO NON MANCA MAI !!!
CONTENTI DELLA BELLISSIMA PESCATA CI GODIAMO L'ALBA SEDUTI SU UNA SEDIA MENTRE ALTRI STANCHI DELLA MAZZATA RIPOSANO APPOGGIATI IN QUALSIASI POSTO E POSIZIONE .
NON SAREI COMUNQUE RIUSCITO A PRENDERE SONNO PERCHE IL BAGLIORE ROSSO ERA ANCORA NEGLI OCCHI .................
Articolo di Stefano Nicola Sapia (G.P.O. IMOLESE TUBERTINI)
Raccolta fotografica di una vacanza di pesca in Senegal fatta da alcuni nostri soci nel novembre 2009 presso il Lodge di Toubacouta (Africa Strike).
La pesca al Lodge di Africa Strike Il centro pesca dispone di tre barche, veloci open di sette metri, a consolle centrale, Ogni barca, è stata espressamente studiata ed attrezzata per la pesca: è equipaggiata di portacanne, raffi, vasca del vivo, e una grande ghiacciaia Igloo. Gli skipper di Africa Strike sono in assoluto le guide di pesca più esperte e qualificate della zona, conoscono alla perfezione ogni roccia, ogni canale ed ogni secca del Delta del Saloum Abbiamo equipaggiato le nostre barche senza risparmio, con le attrezzature migliori che possiate immaginare: canne da 4 a 50 libbre progettate per il centro di pesca Africa Strike. Mulinelli rotanti con freno a leva e fissi 7500 SS e 5500 SS, nylon da 20 a 50 libbre (0,40-0,60), trecciati e multifibra, terminali in nylon e in acciaio, ami Mustad, esche artificiali . Per il Surf Casting sono disponibili canne con mulinelli fissi e rotanti, picchetti ecc... Tutte le attrezzature, comprese le minuterie, le esche naturali e artificiali sono a completa disposizione degli ospiti del centro di pesca, senza alcun sovrapprezzo. Questo per consentire ai nostri clienti di viaggiare liberi da bagagli ingombranti, e di poter pescare con attrezzature eccellenti e specifiche. Le tecniche più redditizie sono la traina con gli artificiali, alla ricerca di barracuda, cubere, carangidi; la pesca col vivo, ai grossi predatori come cubere, squali violino, king threadfin; la pesca a fondo generica, con il vivo o con esche morte, a tutti i pesci di media taglia, (cernie, ombrine, cubere, threadfin e carangidi). Il Surf Casting rende bene soprattutto innescando il vivo; si prendono barracuda, ombrine, capitain, cubere, carangidi e squali violino.
Vacanza di pesca nell'arcipelago delle Maldive di Sandro, Marco e Andrea del mese di novembre 2010 I ragazzi, hanno soggiornato nell'atollo di Ari e nell'isola di Palm Beah e, durante la loro vacanza, hanno praticato la pesca alla traina insidiando prede come il pesce vela (Marlin) catturandone ben 9 esemplari, Hanno anche praticato lo spinning, catturando numerosi carangidi dal peso ragguardevole di ben 20 kg. il filmato si riferisce alla zona dell'isola di Palm Beach e all'atollo di Ari nell'arcipelago delle Maldive
Le Maldive:
L'arcipelago dista 735 km da Sri Lanka ed è orientato in direzione nord-sud, estendendosi per 754 km in lunghezza e 188 in larghezza. È posizionato a cavallo dell'Equatore fra 7°6'N e 0°41'S e fra 72°31'E e 73° 48'E.
Compongono l'arcipelago 1.190 isole coralline poggiate su un basamento di roccia formatosi circa 60 milioni di anni fa, nel corso dell'emersione d'imponenti montagne dal fondo dell'Oceano Indiano. Gli atolli naturali sono 26 più 1 artificiale ognuno è formato da diverse centinaia di isole, di cui solo alcune abitate. Nell'intero arcipelago, le isole abitate sono 202, di cui circa un'ottantina adibite a villaggi turistici; le rimanenti sono deserte e talvolta costituite solo da un banco di sabbia in emersione. L'isola più grande è Fua Mulaku, situata nell'atollo di Gnaviyani, nel sud dell'arcipelago. Le isole sono situate sia all'interno degli atolli sia lungo la barriera oceanica che delimita l'atollo separandolo dalle profonde acque oceaniche e proteggendo le acque interne dalle mareggiate. Le barriere oceaniche sono interrotte da canali detti pass (kandu in dhivehi) che permettono il ricambio delle acque interne dell'atollo, determinando però forti correnti in entrata e in uscita, specialmente durante le maree. In aggiunta a ciò, quasi tutte le isole sono circondate da una propria barriera corallina che racchiude una laguna. Le isole sono formate da una base di sabbia bianca risultante dall'erosione delle barriere coralline ad opera del mare, ma anche di alcune specie ittiche (come il pesce pappagallo o il pesce balestra titano) che mangiano il corallo per restituirlo sotto forma di sabbia insieme con le feci; l'elevazione massima è di 2 m s.l.m., non vi sono sorgenti d'acqua dolce e solo nelle isole di dimensioni maggiori è possibile scavare pozzi per raccogliere l'acqua filtrata dagli strati di sabbia. Nell'isola di Fua Mulaku si trovano laghi di acqua dolce. Il clima delle Maldive è di carattere monsonico. Il monsone secco s'instaura da dicembre ad aprile ed è caratterizzato da piogge deboli e poco frequenti; inoltre il cielo risulta mediamente più limpido. Il monsone umido, da maggio a novembre, porta piogge torrenziali più frequenti che possono durare alcune ore e talvolta giorni interi; il cielo risulta più spesso velato o soggetto a passaggi nuvolosi. Il vento è generalmente a regime di brezza debole (5-10 nodi), ma può divenire moderato (15-20 nodi) anche per giorni o settimane, specialmente nei periodi di cambio del monsone; raramente i picchi superano i 40-50 nodi e il più delle volte ciò avviene prima di una breve pioggia torrenziale. Poiché sono situate nella fascia tropicale equatoriale, le Maldive non sono soggette agli uragani. La temperatura oscilla tra i 26° e i 31 °C tutto l'anno, con escursioni termiche giornaliere e notturne molto contenute; la minima temperatura mai registrata fu di 17,2 °C l'11 aprile 1978, mentre la più alta, 36,8 °C, fu raggiunta il 19 maggio 1991. Il mese più caldo è aprile, anche se i più secchi e soleggiati risultano febbraio e marzo; tuttavia la costante presenza della brezza monsonica attenua la sensazione di calore, rendendo il clima molto piacevole. La temperatura dell'acqua oscilla fra i 28-29 °C delle acque extralagunari e i 30-32 °C delle lagune; inoltre all'interno degli atolli il termoclino è pressoché nullo. Le massime precipitazioni si verificano nei mesi fra maggio e dicembre (200-250 mm/mese), mentre in febbraio e marzo sono molto ridotte (50-80 mm/mese); gennaio e aprile sono mesi di transizione, con precipitazioni che variano di anno in anno (intorno ai 160 mm/mese). In corrispondenza del cambio del monsone (metà maggio e fine novembre) si producono spesso violenti acquazzoni o temporali, con venti intensi costanti o a raffica che possono durare diversi giorni.
Raccolta fotografica di una vacanza di pesca nell'isola di Sal Rei Boavista nell'arcipelago Repubblica di Capo Verde fatta da alcuni nostri soci nel marzo 2007
Note Geografiche
Boa Vista (che in portoghese significa Buona Vista) è un'isola di Capo Verde, appartenente al gruppo delle isole Barlavento. Il suo territorio appartiene completamente alla contea omonima. L'isola misura 31 km dall'estremità nord (presso Ponta Antônia) a quella sud, e 29 km da ovest a est, per un'area complessiva di 620 km²; è la terza isola dell'arcipelago in ordine di grandezza. È la più orientale del gruppo delle isole Barlavento, ed è situata 455 km a ovest della costa africana. Il territorio ha subito una progressiva desertificazione, sono infatti presenti due areee desertiche: il Deserto de Viana (sabbioso) ed il Deserto de Santo Tirso. Il punto più elevato dell'isola è il Monte Estancia (387 m); fra gli altri rilievi si possono citare Santo Antônio e Monte Negro. Sull'isola scorre il torrente Ribeira de Rabil soggetto a grandi piene durante il periodo piovoso. Boa Vista è una delle isole meno popolate di Capo Verde. La maggior parte della popolazione vive nella capitale Sal Rei, dove si trova il porto mercantile e dei traghetti. L'aeroporto internazionale è localizzato presso Rabil. Sono presenti numerosi altri insediamenti, molti dei quali con poche decine di abitanti. La popolazione parla una variante locale del creolo capoverdiano. L'economia era un tempo basata sull'agricoltura, ma l'impoverimento del suolo ha portato al declino di questa attività a favore della produzione di sale e di datteri. Un ruolo crescente nell'economia di Boa Vista è svolto dal turismo; l'isola è rinomata per la sua popolazione di tartarughe marine, le spiagge, le dune e la musica tradizionale.
Raccolta fotografica di una vacanza di pesca in Senegal fatta da alcuni nostri soci nel marzo 2006 presso il Lodge di Toubacouta (Africa Strike).
La pesca al Lodge di Africa Strike Il centro pesca dispone di tre barche, veloci open di sette metri, a consolle centrale, Ogni barca, è stata espressamente studiata ed attrezzata per la pesca: è equipaggiata di portacanne, raffi, vasca del vivo, e una grande ghiacciaia Igloo. Gli skipper di Africa Strike sono in assoluto le guide di pesca più esperte e qualificate della zona, conoscono alla perfezione ogni roccia, ogni canale ed ogni secca del Delta del Saloum Abbiamo equipaggiato le nostre barche senza risparmio, con le attrezzature migliori che possiate immaginare: canne da 4 a 50 libbre progettate per il centro di pesca Africa Strike. Mulinelli rotanti con freno a leva e fissi 7500 SS e 5500 SS, nylon da 20 a 50 libbre (0,40-0,60), trecciati e multifibra, terminali in nylon e in acciaio, ami Mustad, esche artificiali . Per il Surf Casting sono disponibili canne con mulinelli fissi e rotanti, picchetti ecc... Tutte le attrezzature, comprese le minuterie, le esche naturali e artificiali sono a completa disposizione degli ospiti del centro di pesca, senza alcun sovrapprezzo. Questo per consentire ai nostri clienti di viaggiare liberi da bagagli ingombranti, e di poter pescare con attrezzature eccellenti e specifiche. Le tecniche più redditizie sono la traina con gli artificiali, alla ricerca di barracuda, cubere, carangidi; la pesca col vivo, ai grossi predatori come cubere, squali violino, king threadfin; la pesca a fondo generica, con il vivo o con esche morte, a tutti i pesci di media taglia, (cernie, ombrine, cubere, threadfin e carangidi). Il Surf Casting rende bene soprattutto innescando il vivo; si prendono barracuda, ombrine, capitain, cubere, carangidi e squali violino.